Le “sagne a pèzze” o “tacconelle”, formato di pasta diffuso in tutta la provincia di Chieti, sono caratterizzate dalla tipica forma a rombo o quadrata.
Sul territorio sono tante le varianti, cambiano per forma, dimensione e condimento. Il comune denominatore resta un impasto realizzato con acqua, semola di grano duro e farina di grano tenero, che tuttavia nella sua versione più proteica e contemporanea può contemplare anche l’uovo.
La ricetta che vi proponiamo prevede il solo utilizzo della farina di semola rimacinata di grano duro, e in aggiunta le uova.
INGREDIENTI
Per le sagne a pezze
- 500 g di farina di semola rimacinata di grano duro
- 3 uova
- 30 g di acqua
- un pizzico di sale
Per il condimento
- 1,5 kg di pomodori freschi maturi (a Pera d’Abruzzo o Mezzotempo)
- 1 spicchio d’aglio rosso di Sulmona
- 40 ml di olio evo
- 1 Peperone dolce di Altino
- Qualche foglia di basilico.
- Pecorino grattugiato (a piacere)
PREPARAZIONE
Fase 1
Su una spianatoia versate a fontana la farina, e aggiungete il sale e le uova. Lavorate aiutandovi con una forchetta e aggiungete, un po’ alla volta, l’acqua a temperatura ambiente. Amalgamate per bene, quindi lasciate riposare l’impasto per circa trenta minuti.
Fase 2
Tirate la pasta aiutandovi con un mattarello, infarinate a dovere così che non si attacchi. Quando avrà raggiunto lo spessore ideale, tenendo la sfoglia avvolta al matterello, incidetela con il coltello orizzontalmente, seguendo la linea del mattarello. Otterrete così delle sfoglie sovrapposte che andrete a tagliare in quadrati regolari ci circa 5x5 cm.
Fase 3
Preparate il condimento: fate rosolare l’aglio nell’olio extravergine d’oliva, quindi aggiungete il peperone dolce di Altino essiccato, e dopo qualche minuto i pomodori maturi tagliati a pezzi, lasciate cuocere per circa 15/20 minuti.
Fase 4
Intanto portate l’acqua salate ad ebollizione, tuffate le sagne appezzate e lasciate cuocere per 4/5 minuti. A questo punto scolate e unite al condimento. Prima di servire aggiungete del basilico fresco e se preferite del pecorino abruzzese grattugiato.
[Crediti | Foto di Carmelita Cianci]