di: Marzia Bassi

A PIEDI NELLA MAJELLA

Itinerari turistici sulle orme di eremiti, pastori e briganti

Parco Nazionale e Geoparco Mondiale dell'UNESCO, la maestosa montagna della Majella è un luogo tutto da vivere e da scoprire.

Per gli abruzzesi la Majella è qualcosa che va oltre la fisicità della montagna intesa come luogo, è un concetto astratto, un'ideologia, una figura femminile spirituale, basti pensare alla leggenda della Dea Maja che ruota intorno alle origini di questo affascinante rilievo montuoso, il secondo più alto degli Appennini continentali.

Il Parco Nazionale della Maiella, divenuto il 22 Aprile 2021 Geoparco Mondiale dell'Unesco (con il nome di Majella Geopark), da sempre è stato e continua ad essere una meta ideale per gli appassionati di cammino e trekking, non solo per l’indiscussa bellezza dei paesaggi incontaminati che caratterizzano la “Montagna Madre”, ma soprattutto per l’elevato numero di sentieri presenti che danno la possibilità anche ai meno esperti di avventurarsi alla scoperta del territorio montano.

La fitta rete sentieristica del Parco vi consentirà di scoprire in autonomia o attraverso l’ausilio di guide esperte, quest’angolo abruzzese selvaggio e autentico, scegliendo l’itinerario giusto in base al livello di allenamento (i sentieri si suddividono in T/turistico - E/escursionistico - EE/Escursionisti Esperti). È possibile acquistare le cartografie del parco nei punti d'informazione turistica, nelle librerie o in versione digitale.

Quello della Majella è un contesto naturalistico molto suggestivo, ricco di natura selvaggia e incontaminata, luogo di passaggio di eremiti, briganti e pastori. Percorrendo i numerosi sentieri e visitando questi luoghi si ha la sensazione di essere catapultati in un'altra dimensione, un viaggio mistico che vale la pena provare, e allora zaino in spalla e iniziamo il tour: destinazione Majella.

Vi proponiamo una serie di sentier, per lo più adatti a tutti, partendo da vari punti di accesso per visitare il Parco Nazionale della Maiella: la Majelletta (Pretoro), Bocca di Valle (Guardiagrele), Balzolo (Pennapiedimonte), Fara San Martino, Lama dei Peligni e Palena (Clicca qui per scoprire la mappa dedicata ai sentieri proposti).

Scarica qui la brochure informativa del Parco Maiella

PRETORO

Blockhaus
Foto dal sitoweb di Abruzzo Turismo

 

Partiamo da Pretoro, uno dei Borghi più Belli d’Italia posto alle pendici della Majella, attraversiamo il paese in auto fino ad arrivare a Passolanciano, nota località sciistica, per proseguire ancora salendo sempre più di quota, fino a giungere al Rifugio Bruno Pomilio (1888 metri s.l.m).

Lasciamo la macchina per iniziare questa avventura a piedi tra le alte vette della “Montagna Madre”, lì dove un tempo si nascosero i Briganti d’Abruzzo  per combattere contro il regno di Vittorio Emanuele II e l'Unità d'Italia.

Lungo i sentieri di questo angolo d'Abruzzo selvaggio e autentico troviamo diverse tracce che parlano di loro, in particolare vi è un luogo simbolo del brigantaggio abruzzese, un vero e proprio libro di pietra che racconta le storie e testimonia il passaggio del fenomeno in questa terra; la Tavola dei Briganti, lastre di roccia calcarea sulla quale briganti e pastori hanno inciso i loro nomi, un ricordo indelebile del loro passaggio sulle creste della Majella.

tavola dei briganti
Foto dal sitoweb del Parco Nazionale della Maiella

 

Di particolare importanza è il sentiero “Indro Montanelli”, un itinerario senza barriere, che consente di raggiungere il Blockhause (resti di un fortino costruito del 1863 dall’esercito per combattere i briganti) dal Rifugio Bruno Pomilio anche alle persone con disabilità, anziani o bambini percorrendo un sentiero asfaltato dal quale ammirare a passo lento la maestosità della Majella. 

Per i più esperti da qui è possibile proseguire il sentiero alla volta della vetta del Monte Amaro.

È possibile visitare questo luogo sia in autonomia che affidandosi a guide esperte, partendo dal “Rifugio Bruno Pomilio” a 1888 metri s.l.m. nel territorio comunale di Pretoro (CH).

Per le visite guidate si consiglia di contattare: 

CAMMINARE IN ABRUZZO: 328 3310602

MAJAMBIENTE: 085 922343

Scarica la guida ai percorsi senza barriere

CAMMINARE IN ABRUZZO

MAJAMBIENTE

GUARDIAGRELE

Cascate di San Giovanni
Foto dal sitoweb del Parco Nazionale della Maiella

 

Torniamo indietro, prendiamo l’auto e ci dirigiamo verso Guardiagrele, un altro dei Borghi più Belli d’Italia, con un centro storico ricco di storia e cultura, circondato da una natura selvaggia di straordinaria bellezza.

Lasciando la macchina in località Bocca di Valle è possibile avventurarsi nel cuore della montagna attraverso il sentiero F2 partendo dalla grotta-sacrario che custodisce le spoglie di Andrea Bafile, eroe di guerra plurimedagliato caduto sul Piave nel corso della Prima Guerra Mondiale. Seguendo il sentiero si arriva alle maestose Cascate di San Giovanni, attraverso un percorso incantato tra boschi di pino nero, faggi e ruscelli.

Da qui si può tornare indietro sugli stessi passi o proseguire il percorso ad anello sul sentiero F1, passando per Dente di Lupo, il Rifugio degli Alpini e Piana delle Mele (qui un video tutorial molto utile).

PENNAPIEDIMONTE

Pennapiedimonte
Foto di Marzia Bassi

 

L'Abruzzo da sempre terra di contadini, pastori, terra di Transumanza  e sulla Majella troviamo molte testimonianze storiche di particolare importanza e di un fascino senza tempo, come ad esempio cumuli di pietre e capanne un tempo utilizzati come ricovero per animali e attrezzi o muri a secco che delimitavano zone di pascolo. 

Poco distante da Guardiagrele, alle pendici della Majella Orientale incontriamo il paese di Pennapiedimonte incastonato nella pietra bianca della Majella e per questo denominato “la Matera d’Abruzzo”,  da qui è possibile percorrere il vecchio sentiero un tempo utilizzato dai pastori, alla scoperta di grotte pastorali, fontanili e muretti di recinzione in pietra, che raccontano la vita pastorale abruzzese.

Balzolo
Foto di Paolo Iammarrone

 

Partendo dal Balzolo, il terrazzo panoramico di Pennapiedimonte da cui, nelle giornate più nitide, si gode di una vista mozzafiato sulla Val di Sangro fino a giungere al mare della Costa dei Trabocchi, sono diversi i percorsi escursionistici che consentono di scoprire questo angolo d'Abruzzo un tempo dedito alla pastorizia, e a testimonianza di ciò, sull'antico percorso dei pastori vi è una bellissima scultura incisa nella roccia ad opera di Antonio di Campli, omaggio alla tradizione secolare della transumanza.

È possibile visitare questo luogo sia in autonomia che affidandosi a guide esperte, partendo dal Balzolo di Pennapiedimonte (CH) seguendo le indicazioni per il sentiero G2 del Parco Nazionale della Majella.

Per le visite guidate si consiglia di contattare Majexperience: 389 1138621 

MAJEXPERIENCE

SENTIERO G2

FARA SAN MARTINO

Abbazia di San Martino in Valle
Foto di Caterina Di Vora

 

Proseguiamo il tour raggiungendo Fara San Martino, grazioso borgo autentico d'Italia ai piedi della Majella, conosciuta in tutto il mondo come “Capitale mondiale della Pasta” grazie alla presenza dei celebri pastifici De Cecco, Del Verde e Cocco. A pochi passi dal centro abitato troviamo un paesaggio affascinante, un sentiero adatto a tutti per ammirare le maestose Gole e l’Abbazia di San Martino in valle.

Il percorso per giungere all'Abbazia inizia dal parcheggio antistante le sorgenti del Fiume Verde, si percorre un sentiero sterrato fino ad arrivare alle maestose Gole di San Martino: una strettoia di notevole fascino e suggestione che rappresenta la porta d'ingresso per una delle valli più straordinarie delle Majella, il Vallone di Santo Spirito. Superate le Gole si possono ammirare i resti del monastero benedettino di San Martino in Valle, tornato alla luce grazie a recenti scavi archeologici.

Per gli escursionisti più allenati è possibile proseguire il sentiero per scoprire la bellezza incontaminata della Val Serviera percorrendo un sentiero lungo e con notevoli dislivelli.

È possibile effettuare una visita guidata (tutti i giorni fino al 30 Settembre) per conoscere la natura e l'origine delle Gole e le storie legate all'Abbazia di San Martino in Valle grazie ai servizi offerti da Majexperience, per informazioni: 389 1138621

 

MAJEXPERIENCE

LAMA DEI PELIGNI

Fonte Tarì
Foto dalla pagina Facebook di Fonte Tarì

 

Da Fara San Martino proseguiamo il tour per raggiungere Palena sulle tracce di Celestino V, ma prima facciamo tappa a Lama dei Peligni, il paese delle sfogliatelle e del camoscio.

Dal parcheggio dell’area faunistica del Camoscio Appenninico, appena usciti dal paese, è possibile seguire il sentiero H4 per arrivare al Rifugio Fonte Tarì (1540 m slm), base ideale per scoprire il versante orientale della Majella, da qui infatti è possibile raggiungere il Monte Amaro o ancora le maestose Grotte del Cavallone (momentaneamente chiuse al pubblico, per informazioni sulle aperture: www.grottedelcavallone.it).

SENTIERO H4

PALENA

Eremo Palena
Foto dal sito web della Transiberiana d'Italia

 

Da Lama dei Peligni raggiungiamo Palena, il paese delle orchidee e dell’orso bruno marsicano, in auto in 15 minuti, percorrendo la strada provinciale che costeggia la Majella.

Dopo il Tibet e la Cappadocia, la Majella è la terza regione che conta più eremi al mondo, tant'è che Francesco Petrarca la definì “ Domus Christi”, casa della spiritualità cristiana, una montagna caratterizzata da una sacralità monumentale che ha ispirato la vita eremitica di molti.

Tra i tanti luoghi di culto nel territorio chietino (la Majella Orientale) del Parco Nazionale della Maiella, è possibile visitare l'Eremo Celestiniano Madonna dell'Altare, luogo spirituale ideale per trascorrere una giornata di rigenerazione non solo fisica ma anche mentale.

Eremo Palena
Foto dal sito web della Transiberiana d'Italia

L’'Eremo Celestiniano Madonna dell'Altare è situato alle pendici del Monte Porrara a circa 1300 metri s.l.m., immerso nel verde e nella spiritualità di un luogo magico circondato da un paesaggio incantevole. L'Eremo è composto dalla chiesa, un giardino pensile e da un nucleo abitativo oggi adibito ad ostello dove è possibile pernottare, ideale come base per scoprire i numerosi sentieri presenti nell’area circostante.

Dall’ Eremo, attraverso un breve percorso, è possibile visitare le piccole grotte dove visse Fra Pietro da Morrone (poi divenuto Papa Celestino V) tra il 1235 e il 1238, periodo che segna l'inizio della sua vita ascetica. 

Le visite guidate all’Eremo sono gestite dall'Associazione Fraternitas Celestiniana, è obbligatoria la prenotazione online, telefonica o tramite whatsapp almeno con un giorno di anticipo.

È possibile visitare l'intero complesso monastico ed effettuare un'escursione lungo il Sentiero del Silenzio che consente di giungere alla Grotta di Fra Pietro da Morrone tutti i giorni dal 1 Giugno al 5 Settembre, nei week end tutto l'anno.

Per informazioni: 3​​47 5911535

Nelle vicinanze consigliamo di visitare l’Area Faunistica dell’Orso Bruno Marsicano e la Riserva Naturale Quarto Santa Chiara, dove troviamo la stazione ferroviaria di Palena, oggi tappa del tour del trenino storico “La Ferrovia del Parchi” (nota come Transiberiana d’Italia).

 

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