La caciotta frentana è un formaggio a latte vaccino, dolce e a pasta morbida, dalla forma cilindrica con le caratteristiche impronte lasciate sulla superficie dalle “friscelle” in vimini, utilizzate per la messa in forma.
La crosta si presenta sottile e bianca nella breve stagionatura, giallo paglierino in quella più lunga.
Un tempo aveva pezzature più grandi ed era destinata alla stagionatura come formaggio da grattugia.
Oggi è prodotta in forme più piccole (da 500-800 grammi) ed utilizzata in cucina prevalentemente cruda o arrostita.
LA CACIOTTA FRENTANA
La produzione della caciotta frentana risalirebbe all’inizio degli anni cinquanta. Allora i contadini utilizzavano il latte di razze Podoliche, mentre oggi vengono utilizzate la Bruna, la Frisona e la Pezzata Rossa.
Le tecniche di produzione sono rimaste invariate: il latte di vacca, crudo e intero, è portato a una temperatura di 36-38° circa, al quale si aggiunge caglio di vitello e sale; le forme, trasferite nelle fiscelle, vengono successivamente salate su entrambi i lati.
La stagionatura è breve, e può andare da uno e sei mesi.
La versione più fresca, primo sale, al taglio presenta la pasta bianca con qualche leggera occhiatura, sentori lattici e consistenza gommosa alla masticazione, il sapore è delicato e dolce; la variante più stagionata ha consistenza morbida, superficie esterna cerata, sentori lattici che richiamano il burro e sapore intenso.
AREA DI PRODUZIONE
Tutta la provincia di Chieti ma in particolare nei territori di Lanciano, Casoli, Sant’Eusanio del Sangro, Fossacesia.
IN CUCINA/ABBINAMENTI
La caciotta si può consumare sia fresca (di pochi giorni), che stagionata.
Tradizionalmente è ingrediente indispensabile per la preparazione del fiadone sia dolce che salato e per realizzare piatti come le pallotte cacio e uova. La versione primo sale si può apprezzare anche arrostita.
[Crediti | Foto di www.sangroaventinoturismo.it]