Guardiagrele
Largo San Francesco - Guardiagrele
Il museo archeologico “Filippo Ferrari”, inaugurato nel 1999 come mostra temporanea, poi trasformata in esposizione permanente e in seguito ampliato, comprende attualmente sei locali.
La sala d’ingresso ospita i materiali superstiti degli scavi effettuati agli inizi del ‘900 da don Filippo Ferrari nella necropoli di Comino.
Le due sale successive espongono i corredi della fase più antica della necropoli riportata alla luce tra il 1998 e il 2005: la sala 2 presenta il materiale rinvenuto nelle sepolture maschili, mentre la vasta sala 3 è dedicata ai corredi femminili e infantili.
Le vetrine espongono splendidi gioielli in bronzo e pasta vitrea, collane, pendagli, bracciali, anelli, spille indossati da donne e fanciulli di entrambi i sessi; spettacolari appaiono le armi e le grandi fibule in bronzo dei guerrieri.
Sotto il pavimento della Sala 2 è stata ricostruita a grandezza naturale la Tomba 38, detta del “guerriero di Comino”, così come si è presentata agli occhi degli scopritori il 2 dicembre del 1999: utilizzando materiali “moderni”, come silicone e resine sintetiche si è lavorato a una riproduzione fedele (il corredo originale è presso il Museo Archeologico Nazionale “Villa Frigerj” di Chieti).
Le sale seguenti sono dedicate ai corredi dell’epoca arcaica ed ellenistica della necropoli.
La sala 4 ospita anche una copia in pietra a grandezza naturale della famosa “stele di Guardiagrele”, una lastra calcarea che riproduce le fattezze di un guerriero, risalente al VII secolo a.C.: la sua provenienza dall’area di Comino è accertata ma non si conosce il luogo del ritrovamento avvenuto negli anni ’60 del ‘900; l’originale è esposto presso il Museo di Chieti.