Guardiagrele
Si esce da Chieti in direzione Guardiagrele, sulla strada che scende al fondo valle Alento.
Con una breve deviazione si raggiunge Bucchianico che offre un bel panorama verso la montagna. Ha dato i natali a S. Camillo de Lellis (1550-1614), fondatore dell’Ordine dei Chierici regolari, dedicati alla cura degli infermi.
La chiesa seicentesca che porta il suo nome si trova alla fine della via principale. Belle anche la chiesa di S. Antonio, quella di S. Urbano (XIV secolo) e quella di S. Francesco, eretta nel 1290 e rimaneggiata nel 1518. Da qui si scende sulla ss 81 dell’Alento e si riprende il percorso in direzione della Majella.
Sul versante opposto, si trova il piccolo centro di Casalincontrada, patria del critico letterario Cesare De Lollis, nota per le sue “case di terra”, caratteristiche abitazioni costruite con un impasto di argilla e paglia, materiali poveri, facilmente reperibili in passato dalle famiglie rurali. Di questo splendido esempio di bioedilizia, sono testimonianza oggi la casa D’Orazio, in località Colle Petrano, o il suggestivo aggregato rurale denominato Case Aceto.
Tra Chieti e Guardiagrele il paesaggio, denso di vigneti, offre il raro fenomeno dei calanchi. Dopo alcuni chilometri, si incontra Fara Filiorum Petri, di origini sicuramente longobarde, come testimonia il termine “fara”, che rappresentava la più piccola unità amministrativa, mentre “filiorum petri” probabilmente ricorda la gratifica concessa a tale Pietro Castaldi, padre di una numerosa famiglia, che amministrava i terreni longobardi. Per l’arte sacra si può visitare la chiesa di S. Salvatore.
Fara Filiorum Petri merita una visita in occasione dell’annuale festa di S. Antonio meglio conosciuta come quella delle “farchie”: si tratta di altissimi fasci di canne che vengono accese e lasciate ardere tutta la notte del 16 gennaio per rinnovare la memoria dell’intercessione del santo durante l’assedio francese del 1799.
Gli amanti della montagna potranno proseguire verso Pretoro, suggestivo paesino della Majella, dove è diffuso l’artigianato del legno. Chi fosse interessato alla ceramica può invece dirigersi verso Rapino, in bella posizione panoramica. Una interessante deviazione porta a Roccamontepiano, zona di produzione del vino cotto. Da Pretoro, la statale 614 porta al comprensorio sciistico di Passolanciano- Majelletta: una prima sosta è la chiesetta della Madonna della Mazza, venerata dai pastori, mentre poco distante c’è la riserva del lupo, un’area protetta dove è possibile scorgere le diverse famiglie di lupi presenti all’interno.
Al termine della strada di fondovalle, svoltando a sinistra per Guardiagrele si incontra il bivio per S. Martino sulla Marrucina, piccolo borgo medioevale con splendida veduta sulla Majella. Si entra così in una delle zone emergenti della regione per la coltura della vite e dell’olivo, grazie al microclima creato dalla montagna e dal mare. A qualche chilometro si erge Guardiagrele: situata sul colle alle pendici della montagna e sede del Parco nazionale della Majella. Vi si accede dalla porta S. Giovanni, e dopo poche decine di metri sulla sinistra si apre via Roma, mentre di fronte si può ammirare la splendida facciata gotica della chiesa di S. Maria Maggiore, costruita in pietra della Majella. Sul fianco destro della chiesa, in un grande porticato sono raccolti gli stemmi delle famiglie nobili della città. Il museo annesso custodisce i frammenti della croce processionale di Nicola da Guardiagrele, il più famoso artista di oreficeria abruzzese del XV secolo. Nei pressi, la chiesa trecentesca di S. Francesco è arricchita da un suggestivo chiostro medievale.
Per gli amanti della gastronomia, una tappa obbligata è rappresentata dalle pasticcerie del centro dove si possono gustare le specialità dolciarie. Ma Guardiagrele è famosa anche per la lavorazione artigianale di rame, ferro battuto, oro e bronzo, i cui prodotti sono esposti nelle vetrine dei tanti negozi della cittadina. Da Guardiagrele si raggiunge, percorrendo la suggestiva statale 263, immersa nel verde del Parco della Majella, Pennapiedimonte. Arroccata sul versante orientale della Majella, si contraddistingue per il piccolo centro storico, con le abitazioni scavate nella roccia e come importante punto di partenza per escursioni in montagna.