Atessa
SP216 - Atessa
Il convento di Vallaspra, intitolato a Santa Maria degli Angeli e meglio conosciuto come San Pasquale, è un complesso chiesa-monastero di origine francescana, immerso nel verde e circondato da un parco attrezzato con percorsi per il trekking ed aree pic-nic.
Fondato nel 1408 dal Beato Tommaso da Firenze che qui si fermò, conquistato dalla natura selvaggia del luogo e dalla sacralità di un’antica “cona” venerata ancora sotto il portico, il convento ha subito un plurisecolare travaglio edilizio e si è distinto come centro di studi teologici e filosofici.
Fra le sue mura hanno attinto la santità frati e beati che sapevano coniugare preghiera e lavoro, tra cui la pazienza dell’applicazione al telaio nel lanificio del convento, attivo fra XVI e XVII secolo. L’intervento edilizio più importante è la costruzione del maestoso portico in laterizi a 5 arcate, sormontato da una trifora, da un timpano e da un piccolo campanile a vela, espedienti architettonici che simulano la facciata della chiesa nascosta all’interno delle arcate. Sulla porta della chiesa è impressa una iscrizione che definisce la località non aspera, selvaggia, da cui il toponimo Vallaspra, ma amena e profumata di fiori, un vero paradiso.
L’interno ad una navata, con navatella laterale su cui si apre la cappella dedicata, nei primi del Settecento, a San Pasquale Baylon, è stato rimaneggiato nel XX secolo, ma conserva una statua di San Francesco in terracotta del XVI secolo, una grande tela del barocco napoletano e reliquari, beni, arredi e suppellettili di interesse storico, molti dei quali provenienti da chiese sconsacrate o inagibili. Il portone di ingresso del convento, con impressa la data 1731, immette in un piccolo e raccolto chiostro a due piani, al centro del quale campeggia il pozzo che fece sgorgare miracolosamente l’acqua nel 1709, in un periodo di siccità.