Atessa
Piazza Municipio, 1 - Atessa
Situata su una collina, tra vallate e monti, Atessa osserva silenziosamente il mare.
Borgo abruzzese che sorge in provincia di Chieti, Atessa vanta un patrimonio storico e artistico davvero notevole. La sua fama, però, è legata a una leggenda: quella di due villaggi, Ate e Tixa, separati da una palude abitata da un drago che per anni terrorizzò i suoi abitanti.
Due fiumi, un tempo chiamati il Pianello e l’Osente, formavano numerosi acquitrini che garantivano al drago un ambiente ideale. La sua presenza, infatti, impediva agli abitanti delle due città di incontrarsi, se non volevano rimetterci la vita.
Si narra che i due villaggi abbiano potuto unirsi e diventare una cittadina grazie a San Leucio di Alessandria, patrono della città che, dopo aver nutrito per tre giorni il drago, rendendolo sazio, lo incatenò e lo uccise dopo una settimana. Oggi Atessa custodisce ancora questo mistero. Nella sacrestia del Duomo della città, infatti, è custodita un’enorme costola che viene attribuita proprio al mostro.
Da vedere ad Atessa
La cattedrale, eretta in onore di San Leucio, è il simbolo di Atessa. Al suo interno conserva opere dello scultore Nicola da Guardiagrele. Passeggiando tra i vicoli di Atessa si scopre subito un piccolo gioiello di storia e memorie.
La città è divisa in due tronconi: il più antico è rappresentato dalla Cattedrale di San Leucio e dalla chiesa fortificata di Santa Croce; mentre il secondo troncone è attraversato da corso Vittorio Emanuele, e passa da Piazza Garibaldi fino al colle di San Cristoforo, attraverso l’Arco ‘Ndriano.
Qui l’arte domina la città: il borgo ospita anche il Museo Aligi Sassu, una pinacoteca artistica dedicata al famoso pittore e scultore Aligi Sassu, e la biblioteca comunale conserva la collezione di libri d’arte donata dalla famiglia Storto. La centralissima Piazza Oberdan ospita dal 2005 l’installazione della fontana ideata dal maestro Giò Pomodoro.
Inoltre, nella Chiesa di San Pietro, nel cuore del centro storico, è allestita una mostra permanente intitolata “I colori dell’Acqua”.
In località Vallaspra, sulla strada provinciale per Tornareccio, si trova un bellissimo convento risalente al XV secolo con la piccola chiesa dedicata a San Pasquale.