Francavilla al Mare
Piazza S. Domenico, 1 - Francavilla al Mare
L’itinerario parte da Francavilla al Mare, centro turistico dove F. P. Michetti, G. D’Annunzio, F.P. Tosti e C. Barbella alla fine dell’Ottocento crearono, nel Convento michettiano, un cenacolo che irradiò in Italia e in Europa la sua fama di centro artistico.
Qui è possibile ammirare alcune delle opere di Michetti, “La processione degli Storpi” e “Le Serpi” (due tele che furono esposte a Parigi nel 1900), all’interno delle sale del Mu.Mi, museo dedicato al pittore francavillese, che ospita tutto l’anno mostre ed iniziative culturali. Nella Civitella, la parte alta della città, merita una visita la monumentale chiesa di S. Maria Maggiore, opera moderna dell’architetto Ludovico Quaroni e decorata da Pietro Cascella.
Da Francavilla al Mare in direzione ovest si costeggia il fiume Alento e in pochi chilometri si arriva a Chieti dove si possono ammirare il mare e i due massicci della Majella e del Gran Sasso. Intorno all’anno 1000 a. C. qui si stanziò una parte della gente dei Marsi che prese il nome di Marrucini, e solo nel 91 a.C. Roma riconobbe a Teate lo status di municipio.
Risalenti a quel periodo si possono ammirare i due Tempietti gemelli (I secolo d. C.), il grandioso anfiteatro da cinquemila posti, il Teatro e le Terme con le cisterne. Al termine di Corso Marrucino, nella Villa comunale, c’è il palazzetto ottocentesco Frigerj, sede della Sovraintendenza Archeologica e del Museo Archeologico d’Abruzzo che ospita la più importante raccolta archeologica della regione sulla civiltà romana e italica, simboleggiata in Abruzzo dal Guerriero di Capestrano del VI secolo a. C..
Nel moderno Museo della Civitella si conservano numerosi reperti, a partire dalla preistoria, rinvenuti nelle aree interne della regione, e una collezione di 15 mila monete dal periodo preromano al secolo scorso sono. Superato l’ottocentesco Teatro Marrucino si erge la Cattedrale di S. Giustino, di origini antichissime ma oggetto nei secoli di innumerevoli rifacimenti. Da visitare anche la chiesa di S. Francesco della Scarpa e, fuori dal centro cittadino, la trecentesca chiesetta ottagonale di S. Maria del Tricalle.