Il toro e la foce. Una leggenda racconta che gli abitanti dell’allora Civita di Sangro, in fuga dai Saraceni, si lasciarono guidare da un toro, per edificare il nuovo abitato nel luogo dove si fermò poi l’animale. Il comune si trova sulla dorsale collinare tra il fiume Osento e i torrenti  Ripari e Frainile. Curiosità: in origine chiamata Torino, prende il nome attuale nel 1862, per ovviare a disguidi con la ben più nota città piemontese.

Verso la costa da vedere la foce del Fiume Sangro - il secondo più lungo d’Abruzzo dopo il Pescara - passando su uno dei ponti dell’ex tracciato ferroviario - la spiaggia di Lido Le Morge (dove c’è un’area autorizzata per naturisti) e la Lecceta, esempio di bosco originario. Nella parte alta c’è il cimitero britannico dedicato ai caduti inglesi durante la Seconda Guerra mondiale.