Chieti
Via Cesare de Lollis, 10 - Chieti
Costruito dal 1813 al 1818 su disegno dell'architetto teramano Eugenio Michitelli e sulle rovine della Chiesa di Sant'Ignazio, è opera neoclassica di estrema eleganza, con interno riccamente decorato. Prima era denominato "Real Teatro San Ferdinando" in omaggio al re borbonico che ne patrocinò la costruzione.
Restaurato tra il 1958 e il 1972 fu riaperto al pubblico in quest'ultimo anno. Fu restaurato nel 1875 e a questo periodo risale la realizzazione dell'unico sipario figurato esistente in Italia. Il telone fu dipinto dal napoletano Giovanni Ponticelli nel 1875 e rappresenta il trionfo di Asinio Pollione, insigne marrucino, poeta, condottiero, filosofo che riportò una grande vittoria sui Parti e fu noto per aver istituito la prima biblioteca pubblica a Roma.
Nel corso degli anni il Teatro Marrucino ha ospitato rappresentazioni teatrali e musicali di artisti prestigiosi, tra cui Eleonora Duse, Emma ed Irma Gramatica, Cesco Baseggio e Nanda Primavera. Nel 1904, inoltre, vi si tenne la prima rappresentazione abruzzese della tragedia La figlia di Iorio, di Gabriele D'Annunzio, che donò al teatro il manoscritto originale contenente il copione dell'opera.
A partire dagli anni della Seconda guerra mondiale il teatro vide un periodo di declino che culminò con la chiusura negli anni cinquanta. Nel 1972, tuttavia, il teatro fu riaperto; il primo spettacolo fu nuovamente l'ouverture Cenerentola di Rossini. Dall'agosto 2001 esso è stato riconosciuto Teatro Lirico d'Abruzzo con la Legge Regionale nº 40/2000 della Regione Abruzzo e, nel 2003, ha acquisito il titolo di Teatro di Tradizione