Lanciano
Strada de' Frentani - Lanciano
La Chiesa di San Biagio é la più antica di Lanciano essendo citata in un documento del 1059. La sera del 3 febbraio la Chiesa viene aperta ai fedeli e vi si svolge la tradizionale benedizione della gola. Una leggenda ritiene che, avviandosi il Santo Vescovo al supplizio, avrebbe salvato dal soffocamento, posandogli una mano sulla gola, un bambino cui era rimasta di traverso una lisca di pesce.
L’interno, ripristinato alla metà del’900, è costituito da una semplice aula coperta a capriate, ma conserva, dell’antico apparato decorativo una rarissima lunetta in stucco di epoca rinascimentale raffigurante l’Annunciazione.
La chiesa è dotata di una cripta che era probabilmente la chiesa primitiva. Il campanile fu edificato fra il 1345 e il 1400. E’ una solida torre in muratura con una bifora a sesto acuto nel secondo ordine, che si eleva sopra la chiesa, e un’elegante finestra, pure a bifora, nella parte più bassa. Alla sua basa era ospitata in origine la piccola cappella di San Giorgio.
La chiesa fu Parrocchia fino al 1827 e rimase aperta al culto fino al 1860 anno in cui venne ridotta ad usi profani e servì come sala per le prove della Banda di Lanciano. Tornò ad essere riaperta al culto nel secondo dopoguerra diventando sede della Confraternita di Maria Santissima dei Raccomandati, che vi si trasferì dalla distrutta chiesa di San Giovanni.
All’interno della chiesa si possono ammirare tre statue lignee la più antica delle quali è quella di S. Biagio, risalente al XIV secolo. Vi sono poi la settecentesca statua di S. Isidoro Agricola della bottega dello scultore lancianese Domenico Renzetti, e la Madonna della Candelora capolavoro di scultura barocca napoletana che si deve alla mano dello scultore Giacomo Colombo.