Vasto
I Musei Civici della Città del Vasto sono ospitati nelle ampie sale di Palazzo D’Avalos, dal cui settecentesco giardino napoletano è possibile ammirare il fantastico panorama del golfo di Vasto.
Voluto da Luigi Marchesani nel 1849, il Museo Archeologico è il più antico museo pubblico d’Abruzzo, nonché uno dei più importanti.
I materiali rappresentano un complesso di testimonianze omogenee e cronologicamente stratificate sulla storia dell’antica città di Histonium e del suo territorio dall’Età del Ferro sino all’Altomedioevo.
Nel museo trovano posto sarcofagi, sculture, anfore, monili, armi, monete (coniate dal III sec. a.C. al V sec. d.C.), oltre ad un bellissimo pavimento a mosaico proveniente dall’area delle antiche terme istionesi, la cui datazione si fa risalire al I sec. d.C., dove sono raffigurati pesci, mostri marini e motivi floreali.
Fra i preziosi reperti esposti si ricordano i preziosi corredi delle numerose tombe scavate nel 1912-1914 nella necropoli lungo il Tratturo, databili fra VI e III secolo a.C. e le due lastrine in bronzo con iscrizioni in lingua osca, provenienti dal santuario frentano esistente nella vicina località di Punta Penna.
Di particolare interesse è anche la ricchissima collezione epigrafica, contenente epigrafi funerarie, con testi a volte singolari e curiosi, adeguatamente spiegati, grandi epigrafi monumentali testimonianza di importanti opere pubbliche, il monumentale sarcofago a due posti di P. Paquio Sceva e della moglie Flavia ed un miliare tardoantico da Punta Penna, relativo al tracciato della strada romana che percorreva l'intero litorale adriatico.
La Pinacoteca contiene un settore dedicato alla pittura contemporanea ed in particolare a quella dell’800, in cui si possono ammirare opere di importanti artisti vastesi come i fratelli Palizzi, figure di primo piano della scuola napoletana ottocentesca, di Valerico Laccetti, Gabriele Smargiassi e Giulio Cesare de Litiis e di altri pittori abruzzesi come Francesco Paolo Michetti e Giulio Aristide Santoro.
La Galleria di Arte Moderna nasce invece come naturale continuazione della mostra dal titolo “Mediterranea”, che nel 2002 aprì al pubblico le opere donate al Comune di Vasto dai coniugi Paglione.
Il Museo del Costume comprende una raccolta di dipinti raffiguranti abiti tradizionali ed una collezione di preziosi abiti abruzzesi databili dagli inizi dell’800 ai primi del ‘900.