Vasto
Piazza Pudente - Vasto
Il Premio Vasto è un'importante rassegna di arte contemporanea che abbraccia sia il mondo della pittura che della scultura.
Istituito nell’estate del 1959 è sicuramente tra gli eventi del genere più antichi d’Abruzzo, nacque con l’obiettivo di seguire l’evoluzione dell’arte nazionale e di diffonderne la conoscenza sul territorio locale.
La prima edizione del Premio, dedicata ai principali pittori vastesi dell’epoca, fu seguita da due meeting artistici di natura estemporanea e da una significativa serie di collettive, che affiancarono indagini di tipo tematico-problematico ad omaggi, antologiche e segnalazioni.
Dal 1975 il Premio abbandonò la veste di concorso artistico per trasformarsi in rassegna d’arte di qualità, affidata a critici di grande spessore, tra i quali basti ricordare Guzzi, Biasion, Carluccio, Sala, De Santi, Mascherpa, De Micheli, Simongini, Di Martino, Carli, Cerritelli e Crispolti.
La rassegna ha l’intento anche di mettere in risalto in nuovi artisti emergenti in Italia.
L’evento si realizza ogni anno presso i Musei civici di Palazzo d’Avalos riscuotendo grande successo.
PREMIO VASTO 2024 - SOTTOTRACCIA a cura di Antonio Zimarino
Sottotraccia, è un invito per il pubblico a guardare i lavori di questi artisti, non fermandosi alla superficie più o meno bella o più o meno spettacolare che offrono.
Anche se può non coincidere con le nostre opinioni, l’arte non è fatta puramente di emozioni perché sono il nostro primo livello di reazione nei confronti delle cose che accadono o che vediamo. Ma dove ci spingono le emozioni? Cosa ci permettono di comprendere dopo averle provate? Come agiscono sul nostro pensare, sul nostro essere, sulle nostre convinzioni, sulle nostre conoscenze, sulle nostre abitudini?
Questa è la proposta della mostra: andare oltre l’emotività, provare a fermarsi ad osservare, a riflettere, a ragionare, a vedere oltre le apparenze e capire che si può apprendere, si può trovare un momento per andare a noi stessi, grazie alle proposte dell’arte.
Non dobbiamo essere veloci, non dobbiamo essere istintivi perché velocità e istintualità ci lasciano alla superficie delle cose, dei rapporti, degli incontri. Cerchiamo di vedere cosa è possibile scoprire “sottotraccia”, di capire ragioni e sensi di quello che c’è davanti ai nostri occhi e di quello che nel bene e nel male proviamo.
Qualsiasi cosa si muoverà dentro di noi sarà certamente un modo per cambiare, per crescere, per pensare e riflettere.
Gli artisti sono qui per questo, per offrirci delle “tracce” per andare oltre, per cercare strade, per spostare il nostro “tempo” verso l’interiorità.
ARTISTI: Lucilla Candeloro, Bruno Ceccobelli, Malihe Darkei, Paolo Dell’Elce, Gianni Dessì, Marilù Eustachio, Mohammad Alì Famori, Andrea Fogli, Elisa Garrafa, Ugo Giletta, Ignacio Llamas, Giuseppe Salvatori.