Qui tutto comincia intorno al XIV secolo, con una struttura eretta dai Caldora, per diventare poi dal 1452 il Castello aragonese, nome con il quale è conosciuto ancora oggi. Senza dubbio uno degli elementi caratteristici della città di Ortona nonché uno dei più iconici che si incontra pedalando da queste parti. Nel tempo, nel 1700, ha visto anche la costruzione di un palazzo gentilizio al suo interno, per poi cadere in disuso ed essere abbandonato nel XIX secolo, fino ad essere utilizzato come polveriera durante il Secondo conflitto mondiale. Proprio a seguito di un bombardamento, la struttura si è indebolita, fino a vedere il crollo della parte più arroccata. Oggi, grazie ai lavori realizzati a inizio degli anni Duemila, è possibile passeggiare al suo interno e godere della vista sul mare, sulla città e sulla ciclabile sotto. Le finestre a sesto acuto o a pieno sesto che si trovano sulle torri nord-ovest, sud-est e del prospetto sud, sono l’ideale per incorniciare una bella foto. Il castello si trova lungo il Percorso Zero.

È una delle bellezze che si incontrano passeggiando a Vasto con la sua presenza che non passa di certo inosservata. L’impianto originario risale alla fine del XIV secolo e inizi del seguente. La struttura si presentava con le caratteristiche difensive dell’architettura militare svevo-angioina, per poi essere rimaneggiato verso la fine del XV secolo da Innico d’Avalos. La stratificazione del tempo è visibile ancora oggi. Spiccano in particolare i bastioni angolari a mandorla, ne rimangono tre dei quattro originari. Anche questo castello si trova lungo il Percorso Zero.

La terra di Oderisio. Questo il nome del Conte dei Marsi, dal quale prese il nome il paese - oggi Monteodorisio - che nel Medioevo controllava il territorio con 13 castelli. Qui si passeggia fra mura, torri di avvistamento e porte di accesso al borgo, tutto sotto lo sguardo del Castello nella parte alta (nucleo originario dell’XI secolo) oggi sede del Museo Archeologico del Vastese. L'intero complesso è realizzato esternamente in muratura di pietrame e ciottoli. Il castello domina la vallata nella quale si pedala passando sulle tracce  1C Colline e Vigneti - Dalla Stazione FS di Vasto/San Salvo a Scerni e viceversa nonchè su 9 Valle del Sinello - Da Monteodorisio alla stazione FS di Casalbordino

Passando per Scerni, c’è Palazzo d’Avalos, costruito dagli omonimi marchesi - quelli di Vasto insomma - testimonianza di parte di un complesso di mura difensive che circondavano il paese.

Si segnala inoltre che scendendo da Mozzagrogna (ci si passa vicino con il 6 Crinale Frentano - Dalla Foce del Fiume Sangro a Lanciano ) verso la Vallata del Sangro, a poca distanza dalla SS652 (attenzione, la strada è percorsa da automobili e mezzi pesanti ad alta velocità) c’è il bel Castello di Septe dichiarato Monumento Nazionale dal Ministero dei Beni Culturali Italiano. Oggi è un hotel 4 stelle.