Arte che colora e accompagna lungo la pedalata. Oltre che vista mare, un giro in bici da queste parti è anche vista murales, con diversi esempi e stili a firma di chi con la bomboletta in mano fa miracoli. Eccoli in rassegna, ognuno con le sue caratteristiche e curiosità: sono anche occasione per una sosta e suggerimento per una foto, fra trabocchi e aerosol-art.
Un bel rumore
Il giro a colpi di murales e pedali comincia proprio dall’attacco della Via Verde della Costa dei Trabocchi, all’altezza di Lido Saraceni ad Ortona. Una zona dall’impronta un po’ industriale che, mentre si scorre in bici, lascia il posto alla bellezza. Ecco allora le opere a tema marino. Fra queste, da seguire il suggerimento di quella a firma di Emeid: “Preferisco il rumore del mare”. E come dargli torto! Emeid è il nome d’arte di Andrea Ranieri, del quale troviamo altre opere nel sottopasso tra Francavilla al Mare e la stazione di Tollo-Canosa Sannita, più a nord.
Millo e il campione
Poco più avanti, sul muraglione di contenimento della Riserva naturale di Punta dell'Acquabella, sosta obbligata di fronte ad opere importanti. Spicca il doppio murales dell’artista internazionale Millo, realizzato per di Art, bike & Run 2022: due figure in un campo di papaveri con richiami agli eventi storici della Battaglia di Ortona durante la Seconda guerra mondiale. Dopo Millo c’è l’opera di Isiderio, che si ispira alle parole de La donna cannone di De Gregori e ancora un altro murale, a firma di Lorenzo Nicoletti, in arte Skugio. Si intitola In eterno Fantini ed è dedicato al campione frentano Alessandro Fantini, nato a Fossacesia il primo gennaio 1932 e tragicamente scomparso in una tappa del Giro di Germania a Treviri il 5 maggio 1961.
I muri parlanti
L’opera dedicata ad Alessandro Fantini, sette tappe vinte al Giro e due al Tour, è stata realizzata proprio in occasione della Grande partenza del Giro d’Italia 2023 con la cronometro individuale da Fossacesia Marina ad Ortona. Un omaggio all'interno del progetto Muri Parlanti-Talking Walls 3.0-Giovani per la street art sulla Via Verde, come anche il murale Dal primo all'ultimo, nel quale il gruppone di ciclisti si muove compatto per 60 metri di colori. Si trova all’altezza di Spiaggia Ripari Bardella, poco prima dell'arrivo a Marina di San Vito, dove un’area della già Linea adriatica, diventata uno spazio sociale per iniziativa di ragazzi del posto, è ancora decorata con interessanti murales.
Faro e gallerie
Più avanti nel percorso, al cospetto del faro di Punta Penna, c’è un’altra opera interessante, realizzata da un gruppo di giovani di diverse nazionalità e residenti nella zona. Per promuovere i “valori dell’inclusione sociale e della cittadinanza attiva” come si legge nel cartello che illustra il progetto. Accompagna nella camminata verso la spiaggia. Poi, siccome i muri che si incontrano lungo la pedalata sono allettanti e ispirano colpi di spray, fra quelli ufficiali e gli altri che seguono l'inspirazione del momento, sono da segnalare altri murales in prossimità delle ex gallerie ferroviarie nel percorso che prosegue verso Vasto Marina.